Durante il decennio 1970-1980 i problemi della cultura popolare sono stati al centro del dibattito culturale in Italia, con un fertile contributo di proposte e ricerche, non sempre riportate a basi filosofiche e costruite su fondamenti scientifici. Al fine di far convergere, nel loro svolgimento storico, filosofia e scienza del Folk-Lore, giova ricostruire il rapporto condizionato fra studiosi e materia studiata, rivedere criticamente autori e testi d'impostazione idealistica (Croce) e marxistica (Gramsci), verificare le tesi linguistico-folcloriche del '29 (Bogatyrev e Jakobson), seguire i nuovi indirizzi antropologici nelle discussioni teoriche e nei problemi specifici (cultura contadina, musei, costume popolare): parti e fasi di una operazione unitaria che l'autore ha compiuto con un impegno critico, riuscendo a individuare nella dialettica e nella contestualità i due principi e metodi che più validamente possono assicurare una tenuta scientifica e una fondazione logica agli studi demo-antropologici.