Tra i più celebri autori viventi, Stephen King è il cantastorie di quell'America fatta di persone comuni e il meglio di sé lo dà rendendo angosciante il quotidiano. Nei suoi libri il cibo è una costante dell'universo dell'"americano della porta accanto". Diventa goliardico, come la salsiccia col preservativo in una mensa studentesca; soprannaturale, come i dolori del mondo di cui si nutre il gigante buono de "Il miglio verde". E King usa la carne, la modella, la plasma, la presenta piena di vermi o fa venire l'acquolina in bocca descrivendone il profumo del grasso, prima di svelare che il corpo sulla graticola è quello di un essere umano. I capitoli sono arricchiti da ricette della tradizione americana.