Eurostat ha chiesto ai Paesi membri dell'Unione Europea di inserire nei conti nazionali alcune tradizionali attività produttive illegali - droga, sfruttamento della prostituzione, contrabbando di tabacco - ma la lista di tali produzioni è ben più lunga. L'internazionalizzazione dei mercati richiede tecnologie complesse, servizi internazionali differenziati e un sistema finanziario multilocalizzato. Questa evoluzione dell'apparato produttivo coinvolge anche le organizzazioni criminali e necessariamente le politiche di contrasto. Esiste un'indubbia e prevedibile difficoltà di comprensione dei modelli adottati dalle organizzazioni criminali e le ricerche presenti in questo volume suggeriscono di ricorrere alle tecnologie della conoscenza e allo studio delle relazioni interne ed esterne al sistema economico criminale. Un esito di queste ricerche è uno schema che definisce il conto satellite dell'economia criminale da integrare con gli analoghi schemi relativi all'economia sommersa e all'economia legale. Promettenti sviluppi sono inoltre il risultato delle ricerche sulle imprese legali della criminalità organizzata, operanti come supporto alle attività criminali oppure finalizzate all'investimento.