Il disturbo psichico può essere considerato una sorta di cosa in sé, una essenza che si collochi in un luogo o in un processo della mente umana? Le nosografie psichiatrico-psicologiche periodicamente mutano, si arricchiscono e si impoveriscono, così come mutano i criteri e le parole per individuare e descrivere un certo disturbo. Cosa definisce allora un disturbo psichico, la sua natura, la sua forma? Il volume ricostruisce il contributo che l'epistemologia costruttivista può ancora offrire alla clinica contemporanea, proponendo l'idea che in ambito psichiatrico e psicologico la diagnosi esprima un carattere liminare, si collochi cioè al confine tra le forme e i vissuti personali e le forme e i costrutti impersonali, ovvero sociali e culturali.