La propaganda di guerra è un'attività costante e strutturale degli Stati dell'età contemporanea, al tempo cioè delle società di massa e della comunicazione di massa: non è un'invenzione estemporanea, casuale, di per sé negativa o imprevista. Questa considerazione, purtroppo ancora piuttosto poco comune negli studi italiani, sta alla base delle ricerche presentate in questo volume. Non è un caso se, in assenza di essa, da noi gli studi storici sulla propaganda contemporanea - e in particolare sulla propaganda di guerra - sono oggi più numerosi che nel passato ma mancano ancora di quell'organicità, visibilità e centralità che in molti altri Paesi li contraddistingue. Da qui i temi del volume. Anche in Italia quella del tempo del primo conflitto mondiale fu certamente all'origine di molte fra le forme novecentesche della propaganda di guerra novecentesca. Ma essa è stata seguita dagli scontri ideologici della 'guerra civile dei trent'anni', e poi dal mezzo secolo di Guerra fredda, sino agli ultimi due decenni nel corso dei quali altre attività di propaganda hanno caratterizzato, e velato, altri conflitti armati.