Alessandro Anselmi è stato, nella storia dell'architettura italiana recente, una figura difficilmente riconducibile alle correnti di volta in volta prevalenti nel suo sviluppo. Un disallineamento che ne ha caratterizzato l'intero percorso progettuale, a partire dagli esordi nel GRAU, nella prima metà degli anni Sessanta. Questo libro ne analizza criticamente il contributo alla cultura progettuale italiana attraverso una lettura tecnica delle sue metodologie progettuali, delle sue opere e degli scritti.