Il lavoro espressivo di Nicola Rivelli muove dall'idea di rappresentare la parte non rappresentabile dell'uomo; la sua opera è pura drammaturgia, un percorso esperienziale teso a dare presenza all'assenza, inseguendo le tracce di mali "invisibili", ma che lasciano un segno indelebile nell'animo umano. I Cosmic Bullets sono questo: un dolore ci trapassa, ci ferisce e dopo non resta nient'altro che un'immagine derivante dal vuoto, la verità dell'anima, l'essenza dell'inconscio, i sentimenti, ovvero il vuoto sottratto al pieno. L'artista attribuisce allo spirito l'immagine di "vuoto", quasi a definirne la natura inconoscibile e intangibile, che da sempre gli appartiene ma che, nello stesso tempo, è esistenziale perché dipende totalmente da ciò che manca. È un percorso illuminante e profondo: del resto cosa sarebbe la vita senza il dolore?