«Il Giordano era sempre il brigante politico e sociale; ma non era della sua natura il malfattore volgare, l'uomo rotto ad ogni sorta di vizii e di delitti. In lui il brigantaggio era un principio e non un istinto. Se il nazionale risorgimento del '60 non avesse mutato l'ordine delle cose e disciolto l'esercito borbonico, egli avrebbe forse seguitata la carriera militare in cui avrebbe fatto i regolari ascensi, e sarebbe riuscito un buon soldato, un onesto cittadino ed un buon padre di famiglia...»