Fuggita con la famiglia dal suo paese che soccombe e si disintegra sotto le bombe - paese in cui tornerà dopo un'esperienza da sfollata in una città che poi diventerà la sua - la protagonista di questo romanzo, ormai donna, ripercorre gli anni della sua infanzia. È il rintocco dell'orologio della torre civica a far da contrappunto ai ricordi che tornano a cullare il suo tempo presente, una voce familiare che l'accompagna tra le case diroccate a sfiorare le crepe nei muri come a sanarne le ferite, ad ascoltare le storie e il respiro della sua terra, a rivedere le albe umide e opalescenti che profumavano della fragranza del pane. E a scoprire, stupita, di essere ancora la bambina che in montagna, sotto il fuoco incrociato dei bombardamenti, coglieva le margherite.