"L'intera opera di Uliana, nella materna lingua boschiva o in lingua italiana, una lingua in cui ogni nome è sempre al suo posto, incastonato con la precisione dell'orafo che sceglie solo la gemma più adatta, in cui la preziosità non dipende dal valore dato dagli uomini ma solo dalla bellezza, rilucente diamante o umile opaco sasso di fiume non importa, riverbera questa profonda attenzione nei confronti di una parola che non dimentica mai le tante parole da cui ogni parola si origina." (Dalla prefazione di Ivan Crico)