Con l'apertura degli anni Sessanta, l'esordio del centrosinistra nelle giunte di diverse città e successivamente al governo nazionale ha modificato i rapporti di forza nella società italiana e soprattutto aspettative e progettualità dei vari ceti sociali. Il volume prende in esame le trasformazioni dell'economia e le scelte di politica economica, dalle prime importanti riforme fino alla crisi del 1964 e poi dalla parziale tregua del 1965 fino alle nuove scosse a ridosso della contestazione. Le vicende della giunta milanese e il loro impatto sul tessuto sociale si intrecciano con l'aspro conflitto tra industriali e operai e le prese di posizione della più importante e autorevole associazione imprenditoriale locale, l'Assolombarda, la quale, in seguito alla stretta creditizia del 1963 e alla recessione, passa nei confronti del centrosinistra da una radicale contrapposizione, dai connotati fortemente ideologici e paradossalmente "classisti", a un atteggiamento interlocutorio più articolato. Un importante contributo alla conoscenza dei rapporti fra politica, rappresentanze imprenditoriali e classi lavoratrici in un momento cruciale della storia milanese e nazionale.