Anni Settanta. Un prete nel mirino di un vescovo che vuole rimuoverlo dalla sua parrocchia. Una causa canonica che arriva dritta in Vaticano, presso il Supremo Tribunale Apostolico. Il romanzo di Italo Arcuri parla il linguaggio della corrispondenza epistolare, pubblica e privata, rivelando bugie e omissioni, complicità e silenzi, richieste d'aiuto e isolamento. È la ribellione di un religioso che decide, suo malgrado, di andare "contrordine" mutando le conseguenze in una giusta causa, in nome della Chiesa in cui crede.