La perpetuatio iurisdictionis costituisce una delle manifestazioni di quella generale tendenza, riscontrabile nell'ordinamento processuale civile, volta ad assecondare la propensione del giudizio verso il suo naturale approdo, costituito dalla pronuncia di merito. Il principio, oggi codificato nell'art. 5 del codice di procedura civile, tende ad evitare che le modifiche sopravvenute nel corso del processo possano spogliare il giudice originariamente adìto della giurisdizione e della competenza acquisita al momento di proposizione della domanda. L'opera, muovendo dalla ricostruzione storico-esegetica e dall'inquadramento della nozione di momento rilevante ai fini della proposizione della domanda giudiziale nei diversi modelli processuali esistenti, intende offrire una ricostruzione in chiave sistematica ed applicativa del principio, che tenga conto dei mobili confini che esso conosce, anche di recente, in giurisprudenza e in dottrina.