L'opera costituisce una delle pochissime indagini storiografiche disponibili in letteratura sull'ermeneutica giuridica contemporanea, movimento di pensiero sorto in Germania nel secolo scorso e ancora attivo in diversi Paesi europei, in particolare l'Italia e la Spagna. Approfondendo l'opera di tre dei suoi rappresentanti più influenti, Gustav Radbruch, Arthur Kaufmann e Winfried Hassemer, essa si propone non solo di illustrare i principali topoi di tale movimento, ma anche e soprattutto di tracciarne una genealogia ben diversa da quella corrente. Tutto ciò nella convinzione dichiarata che il rilancio di tale movimento, tanto più urgente nell'attuale "età della giurisdizione", passi anche e soprattutto per la precisa individuazione delle sue origini.