La "Consolatio" è un testo politico e morale a un tempo, in cui gli elementi della tradizione filosofica cristiana s'intrecciano problematicamente con le relazioni tra Venezia e Genova alla fine del XIII secolo, in un contesto di conclamata belligeranza. In chiave mediterranea, la "Consolatio" ci riporta all'idea, cara a Lullo, della grande alleanza per riscattare dalle mani dei saraceni i luoghi sacri della religione cristiana, mentre, dal punto di vista individuale, egli cerca, sulla base di argomentazioni razionali ma anche perentorie, di consolare il suo interlocutore nel dialogo, il veneziano Pietro, per alleviarne la sofferenza a seguito della prigionia del fratello, ristretto nelle carceri genovesi dopo la sconfitta dei veneti nella battaglia di Curzola. Si tratta di un serrato dialogo tra il filosofo catalano e Pietro (forse Pietro Zeno) in cui il primo cerca di rintuzzare tutti i motivi di afflizione del veneziano e i suoi eventuali progetti di rivalsa.