Come un film. Si apre con una dissolvenza in nero su un prologo (4 poesie) dove l'amore, "questo amore così fragile e violento" non viene cantato nella sua esaltante qualità affettiva e spirituale ma calpestato, denigrato e scagliato con follia sul corpo della donna. Come un film. Dopo le prime "sequenze poetiche", una dissolvenza incrociata che pur con amarezza apre verso un amore che prorompe nel presente memore di un passato che si proietta nel futuro ("Vorrei una serenità vera / fatta di carezze delicate"). Declina, in questa sua raccolta la poeta Elenia Stefani, momenti che all'orizzonte lasciano percepire speranza, spazia verso un amore, o meglio sarebbe "l'amore", che esprime con toni e accenti colmi di desiderio... (dalla prefazione di Bruno Mohorovich)