In un romanzo suggestivo, ambientato nell'Inghilterra di Elisabetta I e di Maria Stuarda, Benson si interroga attraverso le vicende dei protagonisti sul travaglio interiore dell'uomo che, mentre insegue la verità, deve confrontarsi con il dramma dell'ingiustizia e del peccato. Nell'esprimere l'insopprimibile esigenza dell'animo umano di trovare una autorevolezza oggettiva che lo guidi, Benson ci offre una grande riflessione sul rapporto tra religione e individuo e sul ruolo centrale della Chiesa nel liberare il singolo dalla disperante solitudine del proprio criterio soggettivo. In un romanzo storico suggestivo e avvincente, Benson si interroga sul controverso rapporto tra fede, istituzioni e libertà individuale.