Un'epopea raccontata con pathos e partecipazione, vede i protagonisti muoversi sullo scenario del Ventennio, attraversando tutte le vicissitudini della Seconda Guerra mondiale, dal Salento alla Capitale, spingendosi poi nell'immediato Dopoguerra, dove le persone e le debolezze umane paiono proprio non voler cambiare... Il romanzo di Walter Cerfeda si schiera decisamente dalla parte di chi lavora, fatica, soffre e finisce per soggiacere alla dura legge dell'egoismo e della violenza. Ma la presa di coscienza finale contro le dittature e gli inganni finisce per lenire gli affanni di una vita di sacrifici, una vita affrontata con le scarpe di cartone...