Primo romanzo di Tozzi, scritto nel 1913 e pubblicato solo nel 1919, tratteggia con intensa efficacia le inquietudini, i tormenti e le delusioni del giovane Pietro. La sua vita amara è segnata dal brutale rapporto con il padre Domenico, dalla grettezza e povertà degli operai che lavorano nel podere familiare di Poggio a' Meli e, soprattutto, dalle incertezze laceranti di un amore che mai appaga. Un romanzo di notevole respiro narrativo che permette di scandagliare una materia volatile quale è l'animo ipersensibile di un ragazzo, facendo risuonare nel lettore l'eco di sensazioni autentiche, vissute e, per questo, senza tempo. Con nota introduttiva e bibliografica.