Il concetto di Teoria della Mente (ToM) nasce nel 1978, designando la capacità di inferire stati mentali (credenze, desideri, emozioni) nell'individuo e di considerarli alla base del comportamento. Ben presto il concetto si impone all'attenzione dei ricercatori di psicologia dello sviluppo fino a divenire l'oggetto di uno specifico settore di ricerca, che si concentra fondamentalmente sulla comprensione della falsa credenza, sulle tappe normative del suo sviluppo e sulle teorie della sua origine. Esso interessa fin da subito anche gli studiosi di psicopatologia infantile, che individuano un deficit mentalistico alla base dell'incapacità sociale del bambino affetto da autismo. Con gli anni Novanta si aprono nuovi indirizzi di ricerca che rendono più articolato l'ambito e, contemporaneamente, l'oggetto stesso di studio, mostrandone il carattere sfaccettato.