"La denominazione del gioco degli scacchi trae origine dal persiano antico. L'espressione Sah mat sta a indicare che il re è morto e accompagna la mossa con cui si conclude una gara che simula intellettualmente la contesa militare. Gli scacchi [...] realizzano idealmente, per mezzo della simulazione bellica, una sintesi tra la conflittualità permanente e inevitabile tra gli uomini, da un lato, e la necessità di evitare la devastazione e le stragi delle guerre, dall'altro. [...] Nella frequentazione rinascimentale del gioco degli scacchi, al di là dell'aspetto pratico e quotidiano e al di là della ricca iconografia che illustra quel gioco in dipinti e incisioni, quando in particolare prevale la riflessione teorica cortigiana, affiora un tratto identitario ben riconoscibile della cultura politica del Rinascimento, rappresentato dall'aspirazione utopistica. [...] La Comparatione del Giuoco delli scacchi all'Arte militare di Luigi Guicciardini si colloca con sagacia e intelligenza in questo quadro così mosso della scrittura politica di prima età moderna. L'edizione condotta da Elena Santagata mette per la prima volta a disposizione del lettore moderno, in forma compiuta, un opuscolo così importante, sin qui singolarmente trascurato" (dalla Prefazione di Davide Canfora).