Per Livia Laverani Donini l'impegno politico è stato il cardine intorno al quale è ruotata la sua esistenza. Nasce in una famiglia socialista, che subirà le persecuzioni del regime. La guerra le porta via per sempre l'amatissimo marito, morto sul fronte russo. Livia diventa "partigiana combattente" tra gli Autonomi e porta con sé i suoi due bambini in banda, "non ho di quel tempo ricordo di un mio gesto che vorrei cancellare", scrive Livia. Nel dopoguerra militante e dirigente del Pci torinese, sempre dedicata al miglioramento delle condizioni di vita delle classi lavoratrici e in special modo delle donne. "Maestra di etica", la sua vita sa parlare a noi oggi attraverso le testimonianze di chi la conobbe come amica, combattente, compagna di lotta e di impegno civile. "Non posso restare inattiva (...) né posso attendere che il mondo che io desidero mi venga offerto con il sacrificio degli altri senza ch'io contribuisca nel limite delle mie forze". Introduzione di Maria Grazia Sestero, Prefazione di Anna Bravo.