1987. Bianca è una ragazza con due grandi sogni: trasferirsi in Giappone e sfondare come giornalista. Le piace l'Italia, ma non riesce a sentirla come sua, è curiosa d'altro, di scoprire e vivere una realtà e una cultura totalmente diverse da quelle a cui è abituata. Un Paese di cui, soprattutto negli anni '80, si sapeva davvero molto poco. Così, quando entra in contatto con alcuni artisti giapponesi che la invitano a Tokyo, Bianca non ci pensa due volte e parte sperando di realizzare i suoi desideri. 2014. Celeste ha diciassette anni. È nata a Tokyo, ha un padre americano e una madre italiana. Incarna la perfetta figlia della globalizzazione: è un'identità sospesa in continua ricerca di un luogo d'appartenenza. Si sente un sushi fuor d'acqua, ovunque si trovi, in attesa di una mano a cui affidarsi per affrontare il mondo confuso degli adulti. La vita di due donne, due storie di realizzazione e crescita racchiuse in un romanzo che è innanzitutto un viaggio, nel vero senso della parola, all'interno della cultura nipponica, dei suoi colori, dei profumi, delle tradizioni e del suo cibo.