Oggi soltanto pochi paesi continuano ad accumulare ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione mondiale vive al di sotto della soglia di povertà. Erik S. Reinert ricostruisce con rigore i meccanismi che hanno portato a questo «sviluppo del sottosviluppo» attraverso un'innovativa analisi della storia economica globale, e dimostra che gli Stati più ricchi hanno prosperato grazie a una combinazione di interventi governativi, protezionismo e investimenti strategici. È così che adesso il Primo Mondo può godere dei benefici del libero scambio, che - al contrario di quanto sostiene l'economia neoclassica - non è la soluzione naturale alla povertà, ma un lusso che solo in pochi possono concedersi. Per un mondo più equo è importante riuscire a ridurre il divario tra teoria e realtà; abbandonare quindi l'idea che l'armonia economica sia un risultato automatico, per tornare invece a politiche consapevoli e adeguate alle specificità e alle esigenze di ogni paese. Prefazione di Jomo Kwame Sundaram.