In che modo i manuali scolastici attuano la trasposizione didattica dei saperi? Come entrano nel processo di mediazione realizzato in classe? Il libro tenta di rispondere a queste domande esaminando l'oggetto-manuale e focalizzandone le caratteristiche che influenzano sia il modo d'insegnare del docente, sia il modo di apprendere dello studente, sia la configurazione del sapere scolastico. Partendo da una prospettiva d'indagine qualitativa di tipo comparativo, vengono analizzati dei manuali per la scuola primaria e secondaria di primo grado per comprendere le modalità attraverso cui i saperi relativi alle discipline storiche e geografiche sono selezionati, organizzati e comunicati. Infine, in base alla prospettiva secondo cui il libro di testo è uno strumento didattico a tutti gli effetti, variabile imprescindibile all'interno del processo d'insegnamento-apprendimento, se ne descrivono l'impatto e le influenze sulle posture professionali, sui pensieri impliciti e sulle scelte progettuali degli insegnanti, esemplificata da una ricerca collaborativa condotta sulle pratiche d'aula. Il testo rappresenta da un lato uno spunto per la ricerca sull'oggetto-manuale come sistema complesso e rilevante nelle situazioni scolastiche e dall'altro una riflessione, da condividere con i docenti, su un artefatto imprescindibile e consueto, ma non sempre facile e immediato da maneggiare.