La poesia di Fasanotti nasce dal quotidiano, dall'osservazione minuta, a volte dolorosa a volte ironica, di persone e circostanze. Versi lontani dal lirismo di maniera e da quell'ermetismo che i poeti associano talvolta a un elegante quanto narcisistico gioco di parole. Fasanotti punta il dito contro le fedi di ogni genere, il caparbio arrotolarsi su se stessi, gli stereotipi mutuati dai luoghi comuni della psicoanalisi.