La storia della famiglia Colussi, originaria di Pianàz, in alta Val di Zoldo, nel Bellunese, si intreccia con l'epopea di una catena migratoria zoldana di venditori ambulanti che scendeva in massa a Venezia nei mesi invernali. Alcuni di loro, come i Colussi del casato dei Manéta, diventano fornai e proprietari di forni a partire almeno dal XVII secolo, tanto da scalare le gerarchie nella nobile Arte dei fornèri. Pur in presenza di fonti certe antecedenti di almeno un secolo, è stato preso come riferimento imprenditoriale il 1791, anno di nascita di Giacomo Colussi Manéta, proprietario di un forno a Venezia in rio terà San Leonardo, antesignano di una tradizione familiare di fornai e produttori di biscotti - tra i quali il baìcolo, famoso prodotto della storia dolciaria veneziana - arrivata fino ai giorni nostri. Nel Novecento le nuove generazioni Colussi riescono a trasformare le loro attività artigianali in veri e propri biscottifici industriali. Angelo e i suoi figli saranno i protagonisti di questo cambiamento con l'apertura di nuove fabbriche, pasticcerie e negozi a Venezia e in gran parte del Nord Italia. Nel 1949, con la fondazione dello stabilimento di Perugia, è avviata una produzione sempre più moderna che porta al lancio, nel 1955, del frollino Gran Turchese. La generazione successiva, tuttora presente in azienda, è riuscita a concentrare tutte le attività di famiglia, a svilupparsi con successo attraverso importanti acquisizioni e a entrare in nuovi mercati internazionali. Oggi una delle chiavi imprescindibili di questo sviluppo è la sostenibilità, nel rispetto di valori ormai consolidati. Una storia d'impresa, dall'antica bottega veneziana al gruppo industriale di oggi, che è anche una storia della cultura alimentare italiana, conosciuta e apprezzata nel mondo.