Sono delicate le poesie di Filippo Scardino. Lontane dal chiasso della contemporaneità. Vanno all'essenziale delle piccole e semplici cose della vita, permettendo alla memoria di far riaffiorare un passato che è stato e non tornerà più. Si tratta di una mescolanza, riuscita bene, di ricordi, pensieri ed emozioni. La malinconia, che emerge in quasi tutta la raccolta, si affianca al dolore che ciascuno di noi conserva dentro la propria anima. Talvolta si tratta di sentimenti che riusciamo a verbalizzare, comunicare e condividere. Altre volte, invece, restano dentro di noi, li custodiamo come fossero preziosità da difendere. Così, mentre il mondo corre veloce, si arrampica, precipita, si nasconde e si manifesta attraverso la natura e gli esseri umani, Filippo Scardino ci mostra i suoi sentimenti. Lo fa quasi con timidezza, non in modo diretto. I suoi versi ci raccontano come la vita spesso urla, ci confonde e ci addolora. Poi di colpo tace e fluisce, nonostante tutto il dolore che invade il mondo.