Oggi, nel curioso andirivieni delle mode pedagogiche, fa sorridere il fatto che da qualche anno tutti parlino di emozioni, da quando alcune scoperte nel campo delle neuroscienze insieme a frequenti pubblicazioni uscite da numerose università statunitensi, sembrano aver dato finalmente dignità teorica al peso delle emozioni nell'attività educativa, nota peraltro ad Atene qualche millennio fa. Mi è tornata alla mente questa esperienza perché ben prima e in tutt'altro contesto, Piero Calamandrei fu a suo modo acuto sperimentatore di una sua personale 'pedagogia dell'ascolto' ed è particolarmente interessante tornare a leggere questi colloqui oggi, perché capaci di dare respiro e nutrimento a coloro che si cimentano nell'educazione di bambini e ragazzi a scuola e a casa.