Il volume presenta l'opera di Claudio Verna (Guardiagrele, 1937), uno dei protagonisti della pittura italiana degli anni '70 che fu esposto per la prima volta durante un'intensa espressione politica e culturale in Italia. In contrasto con la contemporanea Arte Povera, spesso considerata il movimento artistico definitivo nelle principali città italiane durante gli anni '60-'70, Verna mantenne l'importanza della pittura, un mezzo che la maggior parte aveva scartato. Figura di spicco della scuola della "Pittura Analitica", Verna ha esplorato i fondamenti stessi del medium, dando vita a esplorazioni convincenti e vibranti di forma, colore e spazio. Le sue opere dopo il 1978 mostrano un improvviso cambiamento di tono, passando al gestuale e al dinamico, incarnando le forti affermazioni di Verna secondo cui non esisteva altro medium se non il colore in cui potesse mai esprimersi. Sia nella precisione geometrica delle sue prime opere che nell'audace liberazione del colore in quelle successive, le sue opere trasportano l'osservatore negli occhi policromi di Verna stesso.