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La settima funzione del linguaggio. L'ultimo re Inca conquista l'Europa. Una storia "possibile"che ci fa guardare con altri occhi al presente.
1492: Colombo non scopre l'America ma arriva a Cuba, dove viene fatto prigioniero, le sue navi vengono sequestrate e il suo destino non promette nulla di buono. 1531:gli Incas invadono l'Europa. Atahualpa, con la sua donna Higuénama e tutto il suo popolo, approda infatti in Portogallo. Poiché il paese è stato appena colpito da un terribile terremoto, nessuno fa caso a loro, che riescono a introdursi e ad avanzare fino alla Spagna, dove imperversano le guerre di religione. Atahualpa, che è molto intelligente, riesce a tendere un tranello a Carlo V, fino a farlo prigioniero, e a conquistare il potere, conquistando la fiducia del popolo.
Lì imperversano le guerre di religione, ma Atahualpa, che è molto molto intelligente, riesce a conoscere Carlo V, fino a farlo prigioniero, e a conquistare il potere. Atahualpa tiene in vita Carlo V, lo tratta bene, e così il suo regno dura a lungo. Atahualpa si volge poi verso la Germania, fra Asburgo, banchieri e Lutero, cavalca la politica "populista di Lutero", che ha dalle sue le masse dei contadini, ed estende il suo regno. Portogallo, Spagna, Francia e Germania sono sotto il suo controllo. Avviene l'irreparabilesono arrivati in Francia i Messicani, notoriamente crudeli, e vogliono conquistare tutto e vendicarsi con Atahualpa di antichi torti subiti a Cuba. Gli Inglesi appoggiano i messicani in chiave anti-francese e alla fine, quando Atahualpa è a Firenze da Lorenzo de Medici per stringere un'alleanza, muore vittima di una congiura.
Laurent Binet, giocando fra i generi letterari con virtuosismo e immediatezza, scrive un'irresistibile, coltissima epopea storica per raccontarci un '500 ribaltato in cui sono i popoli indigeni a guardare con sorpresa e un po' di disprezzo alle stranezze di un Occidente già in crisi e che somiglia, in modo inequivocabile e inquietante, al nostro presente.