Il libro racconta gli ultimi cinquant'anni di economia marittima, mettendone a fuoco il ruolo nell'approvvigionare un'Italia povera di materie prime e assicurarne le esportazioni, quello imprescindibile giocato dall'industria armatoriale nell'equilibrio produttivo del Paese e nella sua sostenibilità, la crescita economica e occupazionale della nostra cantieristica navale e da diporto, l'evoluzione della pesca, quella della portualità nazionale nel sistema trasportistico europeo e negli scenari della globalizzazione. L' idea di questo lavoro è nata in occasione della ricorrenza del 50° Rapporto Censis sulla Situazione Sociale del Paese. Per volontà della Federazione del Mare, dei gruppi d'Amico e Grimaldi e di Ucina-Confindustria Nautica, la lunga accumulazione interpretativa del Censis è stata ripercorsa in parallelo all'evoluzione nel tempo dell'economia marittima nel nostro Paese. Le vicende che a vario titolo hanno riguardato le diverse attività marittime, infatti, sono intimamente legate sia ai principali cambiamenti intervenuti nella struttura economico-produttiva mondiale, sia alle grandi tappe dello sviluppo sociale ed economico dell'Italia. Il libro racconta dunque gli ultimi cinquant'anni di economia marittima, mettendone a fuoco il ruolo nell'approvvigionare un'Italia povera di materie prime e assicurarne le esportazioni, quello imprescindibile giocato dall'industria armatoriale nell'equilibrio produttivo del Paese e nella sua sostenibilità, la crescita economica e occupazionale della nostra cantieristica navale e da diporto, l'evoluzione della pesca, quella della portualità nazionale nel sistema trasportistico europeo e negli scenari della globalizzazione. Naturalmente, ciò è stato anche occasione di riflessione critica: da un lato per riconoscere le intuizioni regolative che hanno dato respiro e direzione al settore nei momenti più critici, dall'altro per ripercorrere momenti di "miopia" politico-amministrativa che a tratti hanno ostacolato la crescita di un cluster con un altissimo potenziale intrinseco. Non solo una ricostruzione storica, dunque, ma anche un tentativo di leggere nelle vicende che hanno interessato il sistema marittimo del Paese una traiettoria riconoscibile, utile a tracciare la direzione per il futuro.