Accadrà che quanto abbiamo perso ci condurrà a porte che spalancheranno un mondo grottesco e festante: sono le porte di Inferno. Un universo sotterraneo che si specchia nel nostro (il confine è labile, passarlo è dolcissimo), una realtà fatta di sogno, di visioni e di creature più vere che mai dove la legge infernale pesa i cuori e la burocrazia è una tortura non meno che nel mondo di sopra; dove s'inventano strani giochi di carte, si dipingono occhi per far vivere le marionette e i medici discettano di polli e brontosauri... È quanto capita a Trubinio, protagonista del nuovo, caleidoscopico romanzo di Ida Amlesù, scritto con una lingua tutta guizzo, invenzione e poesia. Una commedia degli equivoci che è anche, o soprattutto, la storia della corsa maldestra e ispiratissima di Trubinio (e di noi tutti) verso il vero, grande amore.