Emma ha diciannove anni, molti grovigli e più di una cosa che le va storta. Un incidente sul campo da pallavolo e uno sciocco colpo di testa con l'amico Max la confondono ancora di più. Emma ama ritagliarsi spazi tutti per sé: le corse solitarie in giro per Torino e i ghirigori disegnati seduta sul davanzale di un vecchio palazzo in centro. Luca, ultranovantenne, è l'amico vecchio di Emma. È comparso un giorno nella sua classe per raccontare della deportazione, di Mauthausen e dell'importanza della memoria. Tra i due è nata un'improbabile amicizia, fatta di passeggiate, di pomeriggi al Caffè Fiorio, di parole e di ascolto. Luca la osserva, la capisce e le dà fiducia. Quasi la costringe a prendersi delle responsabilità, la più grande delle quali le donerà un po' di serenità. E la porterà a capire ciò che ègiusto fare.