Nicola ha la risata facile e in classe lo chiamano "Nicola non suggerire" per i suoi segnali a chi è alla lavagna; gli piacciono i Beatles e il Jazz e se deve dirti qualcosa è probabile che te lo scriva a macchina. Suo fratello Alberto preferisce le canzoncine preimpostate della pianola ma non sopporta di dover mangiare il pesce; a volte fa i dispetti alla gatta o lascia le ditate sui vetri di casa e ti aspetta lì con occhi furbetti. Alberto e Nicola ormai sono adulti, ma dentro sono rimasti bambini. Marcella Zordan Borgo scrive della sua famiglia e della sua esperienza di due figli con disabilità grave aprendoci il suo cuore: le diagnosi interminabili, i momenti di sfiducia, le preoccupazioni per il futuro, tutto viene descritto con voce limpida e intensa. Ma in questo percorso sono tanti i compagni di viaggio che, ciascuno a suo modo, sanno tendere una mano e accogliere con la gratuità del dare, la semplicità del ricevere. Chiudi gli occhi... e guardami racconta la disabilità dandole dei nomi, dei volti, delle storie, e ci invita a vedere con altri occhi, guardando oltre le apparenze e le definizioni per leggerci dentro l'un l'altro, alla pari.