Questo racconto storico parte dalla vicenda della morte del pittore Raffaello nella notte di un venerdì santo. Qui la storia s"interrompe e riprende nel 1966 dove "gli angeli del fango" intervengono nell'alluvione di Firenze per mettere in salvo i libri della Biblioteca Nazionale; Carlo, un volontario dell'associazione che presta soccorso, riporta alla luce una cassetta contenente un manoscritto risalente al 1567. Si tratta della cronaca del soggiorno a Roma di Ricciardo, un monaco benedettino, allievo diciassettenne dello stesso frate chiamato a far luce sul decesso di Raffaello. Inizia così il racconto dell'adolescente, ormai vecchio, circa la passata investigazione di frate Landolfo Acciaiuoli, il quale "amava stupire i suoi interlocutori, convinti dal suo dire che godesse di un potere e di un acume miracolosi". Il mistero da risolvere, a cui viene chiamato il sapiente e carismatico maestro, si avvale di interrogatori ed deduzioni filosofiche da parte dello stesso, rappresentando un iter iniziatico e formativo per il giovane Ricciardo. un'interessantissima opera, basata soprattutto sulla figura di Raffaello, approfondita, sia nell'aspetto biografico che in quello artistico, di cui viene trattato l'aspetto peculiare alla tecnica pittorica e stilistica.