Il Muro di Berlino costituisce la metafora e la sintesi dell'intera Guerra fredda. È uno dei principali elementi della sconfitta definitiva del socialismo reale di fronte alla straordinaria capacità affabulatrice del capitalismo nella sua fase matura. Ma il Muro segna anche l'inizio della manipolazione di massa, secondo modalità completamente nuove rispetto al passato, e del mutamento radicale delle stesse forme della competizione geopolitica. Oggi, a trentacinque anni dalla sua caduta, si intravede già il baccanale delle celebrazioni di quella vittoria: tanta più enfasi sarà data all'evento, quanto più serio si farà il pericolo di una revisione di quella narrazione. Nel presente volume, Giulietto Chiesa propone una disamina completa del periodo, svelando aspetti sconosciuti e chiarificatori della nostra storia più recente.