Il bambino nel movimento e nel gioco ci racconta la sua storia, la sua realtà presente e le sue aspirazioni future. Nella relazione con gli adulti e i coetanei intraprende il viaggio dalla dipendenza alla autonomia costruendo le basi della sua personalità. L'autore, ideatore del metodo della Psicomotricità Relazionale in Italia, ci presenta il suo percorso professionale e una teoria dello sviluppo frutto della sua trentennale ricerca e applicazione nell'ambito, dell'età evolutiva e della formazione. La sua riflessione parte dal concetto di bisogno come motore dello sviluppo del bambino. Inizialmente il bisogno è di natura fisiologica, ben presto, nella relazione si arricchisce di aspetti emotivi ed affettivi, favorendo la progressiva trasformazione del somatico in psichico. Come avviene tutto ciò? Quali relazioni e buone pratiche favoriscono questa esperienza? Nei primi capitoli si sviluppa il concetto di Mappa Emotivo-Comportamentale, un percorso personale nel gioco e nel movimento grazie al quale il bambino impara progressivamente a trasformare le emozioni in stati d'animo e sentimenti, ad agire correttamente nello spazio, nel tempo, con gli oggetti e le persone per soddisfare in autonomia i bisogni di attaccamento, di separazione, di identità di genere e costituire il proprio Modello Comunicativo-Relazionale. L'ultimo capitolo è interamente dedicato all'adolescenza, alla descrizione di come in questo particolare momento evolutivo e di maturazione vi siano delle correlazioni molto strette con le mappe emotivo-comportamentali costituitesi nell'infanzia, che condizionano in senso positivo o negativo lo sviluppo del giovane. L'opera mette in luce le naturali difficoltà della crescita e le strategie relazionali più opportune per il loro superamento. La psicomotricità relazionale si sta affermando come disciplina interpretativa ed organizzatrice dello sviluppo dall'infanzia all'adolescenza, come un valido contributo teorico ed operativo per tutti coloro che quotidianamente operano in ambito pedagogico e clinico.