Figlio dell'emigrazione onsernonese del 18° secolo, Charles-Ferdinand Gambon (1820-1887) fu un'eminente figura del movimento repubblicano francese della seconda metà dell'Ottocento. Avvocato a soli diciannove anni, fu tra i più giovani rappresentanti del popolo all'Assemblea Costituente del 1849. Accusato di cospirazione contro lo Stato, fu condannato alla deportazione a vita nelle prigioni politiche di Belle-Île-en-Mer e di Corte ma infine graziato nel 1859. A causa del suo ruolo di primo piano nella Comune di Parigi fu condannato a morte. Si salvò rifugiandosi a Ginevra dove rimase fi no all'amnistia del 1880. Al suo ritorno in Francia, continuò a combattere l'ingiustizia sociale fi no alla morte. Originario di Comologno, da dove suo nonno partì verso la metà del '700, Charles-Ferdinand Gambon dedicò l'intera vita e la cospicua fortuna ereditata dalla famiglia a favore dei poveri e a sostegno della classe operaia, lottò contro il presidenzialismo assolutista e per l'abolizione dell'esercito permanente. Nel corso della sua vita si avvicinò a molti protagonisti delle lotte sociali e politiche nella Francia della seconda metà dell'Ottocento.