La ricerca delle origini biologiche è la storia privata e collettiva di un diritto alla conoscenza ancora oggi negato. Questione complessa sul piano etico e valoriale, dibattuta tra due estremi. Da una parte, la chiusura del secolo scorso, in cui sono nati i figli adottivi che cercano i propri genitori biologici, ostacolati da quella che le associazioni chiamano "punizione dei cent'anni" (Legge n. 184 del 1983), ovvero l'impossibilità di accedere alle informazioni sulle origini prima dei cento anni dalla formazione del certificato di nascita; dall'altra, l'apertura del XXI secolo, con la sentenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo (2012) e le successive pronunce della Corte Costituzionale (2013) e della Corte di Cassazione (2017) che hanno affermato un principio di bilanciamento tra gli interessi, in attesa che il Parlamento legiferi sull'accesso alle origini biologiche. Nella prima parte del libro sono ricostruite le storie di Raffaella Augello, Giammichele Meloni e Claudia Sendini, persone adottate che raccontano la loro esperienza di ricerca delle origini biologiche. Nella seconda parte viene descritto il percorso di ricerca delle origini in Italia attraverso diverse prospettive, in un dialogo con professionisti e testimoni privilegiati.