"I volumi della biblioteca Anna Caputi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, editi tra 1849 e 1901, riflettono il gusto di cinquanta anni cruciali per la storia della civiltà iconografica europea. Rappresentano, soprattutto, un materiale didattico essenziale per la formazione dei futuri decoratori, scenografi, architetti, dei pittori, degli scultori, degli artisti in cerca di suggestioni originali. Nel termine decoro, e in tutte le sue possibili derivazioni, è insito il riferimento a un'idea di valore come risultante di spinte distinte, dove l'apparire, correlato indissolubile del mostrarsi, gioca costantemente un ruolo di primo piano. La decorazione e con essa le sue forme sociali, il decoro, o estetiche, l'ornamento, scardina il dispositivo di una fruizione del bello assoggettata alla necessità della comprensione, considerando plausibile l'espressione di un giudizio di gusto scevro da un necessario compimento del senso." (Dalla presentazione di Giuseppe Gaeta)