L'incontro della cultura italiana con il marxismo conosce un momento assai interessante nel tentativo, iniziato durante gli anni della guerra e sotto l'oppressione del regime fascista da alcuni intellettuali cattolici quali Augusto Del Noce, Felice Balbo e Franco Rodano, di ricostruire non tanto da un punto di vista storico-filologico il pensiero filosofico di Marx, studiandone con acribia critica le varie fasi e i necessari sviluppi, ma di fissare oggettivamente a se stessi il "senso" di quella filosofia che, nelle sue implicazioni etiche e antropologiche, pareva già allora richiedere una presa di posizione non rinviabile. Nel clima favorevole della libertà riconquistata, questo tentativo diviene ancor più urgente, precisandosi a partire da un complesso di problemi e speranze che il processo di ricostruzione civile e morale del Paese rende nuovi e decisivi. Che cosa può significare il pensiero politico, sociale e filosofico di Marx per un cattolico che intende rimanere testimone della propria fede? Il dialogo filosofico tra Del Noce, Balbo e Rodano è ricostruito in questo saggio in tutta la sua ampiezza e complessità con attenzione anche alle implicazioni politiche, etiche e teologiche.