16/12/2005
Di franc.dibernardone
5 stelle su 5
Da “Benedetto sia il mercato” di Gianfranco Fabi, in “Sole 24 Ore” di domenica 13 Novembre 2005, p. 42: «In questa prospettiva uno dei punti di congiunzione più rilevante è costituito dalla significato del lavoro dell'uomo nella duplice dimensione "profana" e spirituale. Il pensiero cristiano è stato chiaramente oscillante tra la considerazione del lavoro da una parte come condanna, derivante dal peccato originale, dall'altra come possibilità di espressione delle capacità personali. In questa evoluzione hanno avuto una forte incidenza il pensiero protestante, in particolare del calvinismo, e l'ispirazione di movimenti, come l'Opus Dei, che all'interno del mondo cattolico hanno in qualche modo rivalutato il significato del lavoro. Paolo Zanotto ha così il merito di mettere in evidenza quel percorso prima intellettuale e poi teologico che ha portato gli stessi documenti ufficiali della Chiesa a rimettere al centro la persona e a considerare i sistemi economici solo strumenti che possono aiutare (o ostacolare) il cammino verso una sempre maggiore dignità di ogni uomo» (Fonte: http://www.brunoleoni.com/nextpage.aspx?codice=0000001015 e http://www.legnostorto.it/legnostorto/statiche/articolo_20_11_2005_3898.aspx). Francesco Di Bernardone