"La schiavitù è esistita ed esiste. Ho letto questo libro e confesso che ho fatto un viaggio nel tempo, mi sono sentito nella Rio antica e ho potuto 'vedere' che, dietro le corse, le persecuzioni, le prigioni, i colpi di testa e i tagli, esistevano uomini valenti, che non accettavano di non essere uomini, non si incastravano nel progetto di reificazione che gli era imposto. Che orgoglio vedere questo giovane capoeirista portare avanti il suo sogno ed entrare nell'accademia al suono degli urucungos, rispettando i saperi antichi che lo precedono e collocando la sua conoscenza nella roda in forma così generosa e ben curata. Il posto di Gabriel nella roda sarà sempre conservato, perché la capoeira mai rifiuta i suoi guerrieri."