"La poetica che Nadia Cavalera esprime in questa raccolta, allora, è tutta intrisa dell'umore amaro e criticamente affilato della satira e del sarcasmo che impregna la sua scrittura - vuole colpire nel ventre molle del disimpegno e nella pavida acquiescenza dell'accettazione supina e dell'obbedienza ai dettami del Potere. Le sue poesie, allora, meritano ampiamente di essere lette proprio per questo: chi le ha scritte dichiara in questo modo di non volersi arrendere mai al conformismo imperante e lo dimostra con le parole dei suoi versi e con le azioni che esse stimolano, in un tentativo spesso disperato di confrontarsi con quello che solo pochi ormai dimostrano di volere veramente distruggere o trasformare." (dalla prefazione di Giuseppe Panella)