Storie di Dame, Cavalieri e sanguinose guerre combattute nei Castelli di Caneva, Cordovado, Pinzano, Polcenigo, Porcia, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Toppo, Torre, Valvasone e Zoppola. Dopo aver abitato per alcuni anni a Valvasone, i discendenti di Giovanni Francesco si stabilirono a Pordenone con un'ottima posizione sociale e una discreta ricchezza. Ciò fino al 1560, con un Francesco il cui padre aveva sperperato tutto lasciandogli solo cinquanta ducati. Egli allora si trasferì a Cormons dove le cose gli andarono di male in peggio. Perciò accolse l'oscena proposta, ma ben pagata sotto forma di dote, del nobile Giacomo de Casali di Udine: sposarne la figlia Francesca già ingravidata dal canonico Nicolò de Cassinis, a sua volta figlio illegittimo del canonico Leonardo e di una monaca di S. Nicolò di Udine, suor Soave. Francesca, definita dai più gentili come 'donna impudica', partorì da li a poco una figlia cui fu dato il nome di Leonarda; ma anche a far nascere la seconda figlia, Costanza, ci pensò il canonico Cassinis così come il terzo ed unico figlio maschio, Enea, nato quando il povero Francesco era già morto. Enea, a sua volta, scoperto dal padre naturale Nicolò de Cassinis a svuotargli il forziere, fu da questi assassinato a pugnalate nel 1546. Allora il boccaccesco canonico venne rinchiuso nella prigione di Gradisca dove tentò il suicidio. Trasportato a Cividale, morì poco dopo assistito dalla sua amante Francesca.