Avete sotto gli occhi la prima stesura di Cartagine in fiamme, apparsa su "Per terra e per mare" nel 1906, il "Giornale per tutti" stampato dall'editore Donath, di Genova, e diretto dal "capitano" Emilio Salgari, di cui ricorre, quest'anno, il centesimo anniversario della morte (1911). E ci è sembrato giusto onorarlo ripubblicando un testo che è un altro piccolo passo avanti della filologia salgariana, di cui informa la Nota del fedele curatore, oltre che una vera e propria chicca dell'universo di Salgari e della storia letteraria. Hiram, prode guerriero cartaginese, rientra clandestinamente in città per rivedere l'amata Ophir, figlia adottiva proprio di quell'Hermon che lo aveva condannato all'esilio. Il tentativo di salvare Fulvia, giovane romana cui deve la vita, provocherà la furia di Phegor, infido traditore innamorato di lei. Intanto Cartagine ha le ore contate: è ormai chiaro, perfino a Hermon, che l'unico a poter tentare di salvare la città dai romani è proprio Hiram.