L'autrice propone un epistolario dalla prosa delicata, penetrante strumento per descrivere in un coinvolgente crescendo il profondo dolore dell'abbandono. Dopo la storia col suo ragazzo Ashton, Ana è distrutta e non trova una ragione per vivere. Preoccupata, la sua famiglia decide di portarla da una psicologa, che le propone di scrivere delle lettere in cui racchiudere i suoi sentimenti più profondi e le emozioni malate che, poco a poco, le stanno succhiando via la vita, cosicché la ragazza possa liberarsi dei suoi pensieri più oscuri e lasciarsi finalmente tutto alle spalle. La terapia, però, non sembra dare i risultati sperati: l'ossessione di Ana per Ash non fa che crescere, e lei non ha tenuto conto del fatto che, prima o poi, dovrà smettere di scrivere.