"...Tutt'altro che apprezzata dalla critica romantica e dalla critica crociana, la poesia latina umanistica è stata oggetto nel secolo scorso di pregevoli edizioni critiche e di attenzioni filologiche. Ma si tratta di una letteratura che merita un pubblico più ampio di quello degli addetti ai lavori, non solo per ragioni di rilievo culturale: e necessita dunque oggi di traduzioni e commenti... Gregorio Tifernate non fu un poeta 'di professione': come molti poeti umanisti si dedicò anche ad altro, e anche la sua produzione letteraria ha come fulcro le traduzioni dal greco, che apprese in giovane età da Gemisto Pletone, recandosi nel Peloponneso e probabilmente a Costantinopoli. Come le vicende biografiche di Gregorio presentano somiglianze con la vita tipica di molti umanisti (studi indefessi, viaggi, ricerca di sistemazioni soddisfacenti, delusioni), così la sua poesia, nello stretto rapporto con la tradizione classica, presenta tratti comuni con la produzione umanistica standard... in questo libro si può leggere il testo definitivo (dei carmi), presumibilmente corrispondente all'ultima volontà dell'autore - che, per quanto criterio recentemente messo a vario titolo in discussione, resta pur sempre ciò che è giusto privilegiare, per non far torto all'autore stesso. Il ricorso dell'editore alla tradizione manoscritta, l'interpretazione chiarita dall'inserimento di una punteggiatura conforme all'uso moderno, ci fanno comprendere il lavoro che sta dietro il recupero della lezione delle stampe antiche. La fruibilità del libro è ulteriormente garantita e ampliata dalla traduzione che accompagna i testi: si tratta di una traduzione fedele, precisa, rispettosa, 'filologica'. A dispetto delle teorizzazioni della traduttologia che privilegiano il testo di approdo, una traduzione filologica è una traduzione 'straniante', che mira a conservare caratteristiche, informazioni e fascino dell'originale allontanandosene il meno possibile: una traduzione insieme ausilio alla lettura dell'originale e, per quanto possibile, 'sostituto' dell'originale. Una tipologia di traduzione di cui anche i testi umanistici dovranno d'ora in poi essere corredati, se si vuole ampliare il numero dei loro lettori." (Dalla Prefazione di Donatella Coppini)