Dalla metà dell'Ottocento a oggi la grafica satirica ha prodotto una quantità sterminata di caricature, vignette, illustrazioni umoristiche e cartoons animati che mostrano il profondo impatto dell'architettura sulla società contemporanea. Le grandi trasformazioni urbanistiche (dalla Parigi del barone Haussmann ai grattacieli di Manhattan), le grandi architetture pubbliche (dal Crystal Palace del primo Expo al Museo Guggenheim di Bilbao), la rivoluzione dei modelli abitativi e la personalità degli architetti (da Le Corbusier a Renzo Piano) hanno infatti stimolato la matita di numerosi artisti, capaci di sintetizzare in poche linee i caratteri più rappresentativi di questi fenomeni. Tra questi troviamo Honoré Daumier, George Crulkshank, Thomas Theodor Heine, William Heath Robinson, Louis Hellman, Alan Dunn, Mino Maccari, Leo Longanesi, Saul Steinberg, George Molnar e tanti altri. Basandosi su una lunga ricerca archivistica e bibliografica condotta in diversi paesi, il volume mette insieme questo materiale iconografico nel tentativo di comporre una storia dell'architettura "alternativa". Infatti, se con la diffusione dei mass media gli architetti sono stati in grado di sfruttare le logiche della comunicazione pubblicitaria creando manifesti, riviste e slogan adatti a promuovere le proprie tesi, il mondo della grafica satirica offre una prospettiva diversa, spesso antitetica, parodiando così la propaganda ufficiale.